Una corretta postura per una buona vista
Quante volte mentre lavoriamo, studiamo o guardiamo un film al computer ci ritroviamo seduti in posizioni anomale? Quanto spesso ce ne accorgiamo? E dopo sappiamo come correggere queste cattive abitudini?
Mantenere una postura corretta ed equilibrata nella seduta alla scrivania è molto importante per evitare fastidi visivi e disturbi posturali che possono portare a dolori cervicali, dorsali e lombari, non solo quando si lavora ma anche nei momenti di relax e di svago.
Ma quale è la postura corretta?
Prima di tutto è necessaria una sedia ergonomica in grado di dare il giusto supporto alla colonna vertebrale per evitare l’affaticamento della muscolatura della schiena. La sedia deve essere posizionata alla giusta distanza dalla scrivania, regolabile in altezza e avere la giusta inclinazione dello schienale. Le spalle devono essere rilassate, i gomiti appoggiati alla scrivania e sulla stessa linea degli avambracci. L’angolo del ginocchio deve essere di circa 90° e i piedi devono essere appoggiati per terra, se questo non è possibile può essere utile l’uso di un poggiapiedi.
Lo schermo del pc deve essere posizionato alla stessa altezza degli occhi in modo da poter guardare dritto di fronte a noi e non inclinare il collo verso il basso. In caso necessario può essere molto utile un supporto per la lettura e la scrittura inclinato di 20°/30° che garantisca la giusta distanza fra gli occhi e il piano di lavoro e il mantenimento di una postura corretta che permette di ridurre lo sforzo visivo e posturale.
Questo vale per chi non usa occhiali o chi usa occhiali specifici per l’ufficio, mentre chi utilizza occhiali progressivi dovrà necessariamente tenere lo schermo del pc sempre in posizione centrale ma posizionato più in basso perché la zona dedicata alla visione da vicino si trova nella parte bassa della lente e per utilizzarla è necessario volgere lo sguardo verso il basso, in modo da non effettuare movimenti scorretti e creare tensioni nella zona cervicale.
Adesso che sappiamo come sederci per evitare dolori e fastidi indesiderati potrebbe venirci spontanea una domanda: la distanza di lettura e scrittura giusta è uguale per tutti?
La risposta è no. Questa distanza varia da persona a persona ed è quindi individuale e soggettiva. Essa è conosciuta come la distanza di Harmon, ovvero quella distanza che separa il gomito e la prima falange del dito medio e corrisponde a circa 35/40 cm negli adulti e 25/30 cm nei bambini.
Spesso anche a causa della stanchezza o della noia ci ritroviamo a leggere, a studiare o a lavorare nelle posizioni più improbabili come, ad esempio, con la testa appoggiata sul tavolo o sulla mano. Questi sono comportamenti assolutamente da evitare, perché sono scorretti sia dal punto di vista posturale che visivo. Possono portare ad un peggioramento di un difetto visivo (già esistente) di un occhio più che dell’altro. Il foglio, il libro o lo schermo del computer devono essere posizionati sempre frontalmente rispetto alla posizione del viso.
Queste semplici regole sono importanti per tutti ma risultano particolarmente importanti per i bambini e gli adolescenti. È buona norma evitare che i bambini stiano attaccati allo schermo della tv quando guardano i cartoni o giocano ai videogiochi e controllare sempre che non si coprano un occhio con la mano o tendano a tenerlo chiuso, questo comportamento può essere sintomo di un fastidio oculare che rende necessaria una visita oculistica.